VOCI, IMMAGINI E TESTIMONIANZE DAI CENTRI DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE

European Alternatives sta portando avanti la campagna Open Access Now che richiede la chiusira dei campi di detenzione in Europa. In piu, European Alternatives collabora con la campagna Italiana, LasciateCIEntrare, contro la detenzione amministrativa dei migranti, e insieme hanno organizzato varie visite ai CIE, e vari eventi come questo.

LasciateCIEntrare, ZaLab, Archivio delle memorie migranti con il sostegno di Open Society Foundations presentano
 

ILLEGAL CAMP – MAI PIÙ CIE
VOCI, IMMAGINI E TESTIMONIANZE DAI CENTRI DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE
Roma, 4 febbraio 2013, ore 20.30
Teatro Ambra alla Garbatella
Piazza Giovanni da Triora, 15
Info: telefono botteghino 06.81173900 
info@lasciatecientrare.it

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

 
con ERRI DE LUCA, BARBARA BOBOULOVA, ANITA CAPRIOLI, GIUSEPPE CEDERNA, ROBERTO CITRAN

e con GIUSI NICOLINI, sindaco di Lampedusa
 

Lunedì 4 febbraio alle ore 20.30 la campagna LasciateCIEntrare insieme a ZaLab e all’Archivio delle memorie migranti presentano una serata dedicata alle “voci dei migranti reclusi” nei CIE, Centri di identificazione ed espulsione, luoghi di ripetute violazioni dei diritti umani.
 
Al termine della serata sarà presentato pubblicamente l’appello MAI PIÙ CIE.
 

Sul palco del Teatro Ambra alla Garbatella, con la regia di Andrea Segre, saranno protagonisti attori e testimonianze, video e foto dai centri che Erri De Luca ha recentemente definito Centri d’Infamia Estrema.

Si uniranno allo scrittore, gli attori Barbara Boboulova, Anita Caprioli, Giuseppe Cederna e Roberto Citran che si alterneranno nella lettura di alcune delle numerose testimonianze raccolte nel corso della campagna di denuncia e di mobilitazione LasciateCIEntrare. Il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, leggerà dal vivo, il suo appello “Quanto deve essere grande il cimitero della mia isola?”, nel quale denuncia il silenzio dell’Italia e dell’Europa di fronte agli sbarchi a Lampedusa, ai morti e alla mancanza di una civile accoglienza.
In scena anche le testimonianze dirette di Mahamed Aman, mediatore culturale eritreo e Zakaria Mohamed Ali, giornalista somalo. Saranno proiettati video e foto realizzati dentro i CIE, per raccontare quello che non si deve sapere, vedere o sentire al di fuori di mura e recinzioni.

Una serata dedicata a chi non vede ancora riconosciuto il proprio diritto ad avere una voce, il rispetto alla propria dignità umana, la tutela dei diritti civili e legali.  Una realtà dolorosa e inaccettabile che vede tutti coinvolti, dai semplici cittadini fino alle più alte istituzioni dello Stato.