Verso una Carta dei Beni Comuni Europea

Traduzione di Francesca Lucci

In risposta all'attuale ondata di privatizzazioni, European Alternatives insieme all' International University College e al suo Istituto per gli Studi di Economia Politica e Giurisprudenza, al Comune di Napoli e al Institut international D'etudes et Recherches sur les Biens Communsare stanno lanciando una serie di  forum ed incontri in tutta Europa per elaborare una Carta dei Beni Comuni europea.

Tra maggio e giugno si terranno incontri a Zagabria, Cluj-Napoca, Sófia, Berlino, Londra, Parigi e Roma. A breve verranno date più informazioni.     ?

Perché?

?La dicotomia tra proprietà privata e stato si è rivelata incapace di resistere alle distorsioni derivate da più di vent'anni di ordine neoliberista. Ciò si è tradotto in un forte squilibrio globale che ha favorito il settore privato, in modo specifico gli interessi aziendali a spese della popolazione comune.  ??

In tutto il mondo stanno avendo luogo enormi trasferimenti di risorse comuni dal settore pubblico a quello privato, a dispetto di qualsiasi garanzia costituzionale per l'interesse pubblico, di regolari processi, e compensazioni. Le nostre democrazie sono sempre più  messe a repentaglio da uno stato colluso e dagli attori di mercato; rappresentanti di governo che pongono i profitti a breve termine dei singoli e delle aziende davanti agli interessi della popolazione.

??Dalla Grecia alla Spagna, dalla Tunisia all'Egitto, dall'Italia alla Bolivia, all'Ecuador, all'India rurale e alla Cina, le persone sono sempre più consapevoli del bisogno di un modello di globalizzazione diverso. Questi attivisti attualmente sono impegnati in atti di riaffermazione dei beni comuni in tutto il mondo. Da coloro che combattono la privatizzazione delle risorse (per esempio in Italia con il referendum sull'acqua o in Romania con i tentativi di privatizzazione del sistema sanitario) alle recenti occupazioni di spazi pubblici contro il neoliberismo (per esempio gli Indignados in Spagna e le rivolte popolari in Grecia). In segno di solidarietà con questi movimenti diamo inizio alla campagna per la Carta dei Beni Comuni europea. 

Quali sono i Beni Comuni?

?Il nostro approccio ai beni comuni riguarda da un lato la riaffermazione dell'accesso alle risorse fondamentali e dall’altro la garanzia di un processo democratico che regoli la loro distribuzione. Le risorse fondamentali alla vita umana includono beni comuni naturali come acqua, cibo, energia e l'atmosfera, così come beni comuni artificiali, ad esempio tecnologia, salute, internet e la cultura. Riaffermare i beni comuni inoltre richiede una riorganizzazione del processo democratico attuale, in modo che offra un'alternativa al modello di stato e di mercato che fino ad ora ha prevalso. La gestione dei beni comuni comporta uno slittamento del potere dagli stati centralizzati e dal libero mercato alle comunità locali, riconsegnando il potere di soddisfare i bisogni a lungo termine di queste comunità e delle future generazioni nelle mani dei membri della comunità stessa, attraverso una democrazia dal basso, locale e diretta.

La Bozza della Carta dei Beni Comuni Europea

?Qui potrai trovare una bozza della Carta dei Beni Comuni europea che puoi commentare liberamente, grazie a uno speciale software partecipativo. Il nostro scopo è quello di elaborare una versione aggiornata della Carta entro l'inizio dell'estate prendendo in considerazione tutti gli spunti ricevuti.