Cookies on this website

We use cookies to make our website work properly. We'd also like your consent to use analytics cookies to collect anonymous data such as the number of visitors to the site and most popular pages.

I'm OK with analytics cookies

Don't use analytics cookies

Home / Resources / News / CURRENTly Imbavagliati

CURRENTly Imbavagliati

Ci troviamo oggi davanti all’ennesimo colpo alla libertà di stampa in Europa: il canale televisivo Current verrà cancellato dal palinsesto Sky Italia.

La motivazione ufficiale fornita dal gruppo di Rupert Murdoch è riconducibile ad un presunto calo di ascolti. Sky, in un suo comunicato, sottolinea come “la performance (di Current) non è purtroppo in crescita” e che l'ascolto medio giornaliero del 2011 si sia ridotto del 20 % rispetto ai dati dell'anno precedente. Di per se quest'arogmentazione non regge: dal momento della sua fondazione avvenuta tre anni or sono, Current Italia ha mantenuto standard positivi producendo programmi di alta qualità certificati non solo da diversi attestati di stima ma anche da premi ottenuti sia a livello nazionale che internazionale tra i quali figurano il Premio Rossellini, il Premio Libertà d'Informazione assegnato dall'Unione Nazionale Cronisti Italiani e Hot Bird Tv Award 2010 come Miglior Canale News Europeo.

La vera motivazione che spinge Sky a non rinnovare il contratto a Current Italia è che quest’ultima sia un' “entità scomoda” alla costante ricerca della verità, una di quelle poche ed isolate voci critiche che hanno resistito al bavaglio all'informazione posto dal governo piduista guidato da Silvio Berlusconi. Current non ha mai esitato a criticare i poteri forti, da Rupert Murdoch stesso, alla Chiesa Cattolica. 

Al Gore, fondatore del canale televisivo, ha accusato senza mezzi termini News Corp di Rupert Murdoch per aver forzato Sky Italia a cancellare Current in quanto “hanno appena scritturato un giornalista indipendente (Keith Olbermann) molto critico nei confronti di Murdoch”.  Gore ha altresì fornito un altro spunto interessante sul quale vale la pena riflettere: “Sky Italia sta trattando con l’esecutivo per entrare nel mercato del digitale terrestre e ha bisogno del via libera di Berlusconi”.

Questo è un chiaro esempio di ciò che avviene in un mercato fortemente oligopolistico: le principali imprese anziché farsi concorrenza raggiungono accordi tesi ad accrescere i propri interessi e guadagni personali. Chi viene penalizzato da tutto questo sono i cittadini, vedendo pesantemente limitato,giorno dopo giorno, il loro diritto ad essere informati.

Nel 2009 European Alternatives ha presentato al Parlamento Europeo un dossier sullo stato dei media in Italia. Nell'analisi sviluppata il problema della mancanza di libertà e di pluralismo d'informazione in Italia viene descritto come un virus che avrebbe potuto infettare diversi altri paesi europei. Il Parlamento Europeo, controllato a larga maggioranza da forze conservatrici, con una maggioranza di soli 3 voti, all’epoca dei fatti, rifiutò di procedere ad una risoluzione di condanna all'Italia.

Oggi, a meno di due anni di distanza, stiamo assistendo a un processo di “Berlusconizzazione” in Europa sempre piu allarmante, con gravi attacchi alla libertà e al pluralismo dell'informazione: l'Ungheria ha promosso leggi così draconiane che l'OCSE non ha esitato a definire “totalitarie”. Non si sottraggono  a tutto questo nemmeno Bulgaria con il suo tentativo di aggiudicarsi il primato d'illiberalità in Europa, e Francia, che grazie alle limitazioni alla rete promosse dal governo Sarkozy, è stata per la prima volta inserita da “Reporters Sans Frontieres” nella lista dei paesi sotto osservazione per divenire “nemici di internet”. Lo stesso Rupert Murdoch sta cercando di acquisire BSkyB: se dovesse riuscire nel suo intento si troverebbe ad occupare una posizione dominante nel mercato mediatico britannico. 

A tutto questo inoltre, non si può  non aggiungere come altri eventi nell'attuale panorama europeo rientrino a pieno titolo in questa tematica: la “Spanish Revolution”, per esempio, è stata volutamente censurata dai media locali e non si puo' dimenticare come una delle principali rivendicazioni del movimento di protesta spagnolo (M-15), sia proprio quella di una maggiore libertà di stampa.

E' assolutamente necessario che il tema della libertà e del pluralismo dell'informazione venga trattato a livello europeo. Questa esigenza è cio che ha spinto European Alterantives a lanciare una campagna denominata “European Initiative for Media Pluralism“.

La mancanza di libertà d'informazione è un vero e proprio attacco ai diritti fondamentali dei cittadini. Current Italia è uno dei pochissimi mezzi d'informazione che ha il coraggio d'indagare, di raccontare e , soprattutto, cosa ormai molto rara nella televisione italiana ed europea, di INFORMARE.

Per questo motivo European Alternatives sostiene la campagna per salavare Current Italia e si augura che il canale rimanga visibile su SKY. 
Invitiamo, inoltre, Al Gore a portare Current TV sul digitale terrestre, dove sarebbe visibile anche a coloro che non si possono permettere la televisione a pagamento. Perchè la libertà d'informazione è un diritto di tutti.

 

Current TV ricorda che anche tu puoi fare la tua parte., scrivendo direttamente a SKY per chiedendo di non chiudere Current, all'indirizzo tom.mockridge@skytv.it, Amministratore Delegato di Sky Italia.