Oct 6, 2014
Vittoria! Il Parlamento europeo blocca Tibor Navracsics
European Alternatives ha portato avanti una campagna condivisa per bloccare la nomina di Tibor Navracsics a Commissario europeo per la cittadinanza, cultura, educazione e gioventù. Siamo orgogliosi di annunciare che la Commissione Cultura del Parlamento europeo ha votato contro la nomina del ministro degli esteri ungherese.
Ci siamo mobilitati dentro e fuori il Parlamento europeo, abbiamo promosso una petizione e condiviso una lettera comune con tante altre organizzazioni al Presidente Juncker. La Commissione cultura del Parlamento europeo ha accettato che Navracsics possa essere parte della futura Commissione europea, ma non con il portafoglio di cittadinanza, cultura, educazione e gioventù.
Nell’audizione e nelle domande scritte molti parlamentari hanno portato avanti le preoccupazioni espresse da European Alternatives e altre ONG nel corso delle ultime settimane: riuscirà Navracsics a denunciare e distanziarsi dalle leggi liberticide del governo ungherese di cui ha fatto parte? Riuscirà a criticare le riforme restrittive nel settore dell’istruzione in Ungheria ritenute da molti contrarie alla libertà di movimento in Europa? Ammetterà che il governo di Orban si sta allontanando dai principi delle democrazie liberali per corteggiare un modello autoritario?
Navracsics non è riuscito a distanziarsi dalle decisioni cui ha partecipato come ministro del governo Orban. Coerentemente, è stato bocciato per un ruolo che tocca da così vicino i diritti e valori fondanti dell’Unione. E’ ora importante che nel proporre un rimpasto della Commissione europea Jean Claude Juncker tenga a mente queste ragioni.
Ancora più importante è che il momentum e la consapevolezza maturati intorno alla situazione in Ungheria diventino l’inizio di un’azione positiva da parte della Commissione europea per affrontare seriamente la continua violazione di diritti e libertà fondamentali nel Paese, così come abbiamo recentemente richiesto.
La cittadinanza, la cultura, l’educazione e il futuro della gioventù europea sono aree di fondamentale importanza per i cittadini in tutta l’Unione, così come la nostra campagna ha dimostrato e il Parlamento condiviso. Speriamo e chiediamo ora che la nuova Commissione segni un cambio di passo con l’amministrazione precedente e prenda decisioni coraggiose per promuovere queste aree.
Per maggiori informazioni o richieste stampa, scrivere a Lorenzo Marsili: L [punto] marsili [chiocciola] euroalter [punto] com