Avocats Sans Frontières, European Alternatives e un consorzio di partner della società civile e universitari si stanno unendo per promuovere l’uguaglianza e combattere la discriminazione che colpisce specificamente le comunità di migranti in Europa. Lavoreremo insieme durante questo anno elettorale cruciale e nei prossimi anni per trasformare l’approccio europeo alla diversità.
Le elezioni europee si avvicinano e le persone con un background migratorio, le persone razzializzate, le donne, la comunità LGBTQIA+ e altre minoranze continuano a essere usate come capri espiatori e sono oggetto di discorsi di incitamento all’odio. Ciò riflette la discriminazione sistemica ancora prevalente in molte parti della società e della politica europea.
La discriminazione in tutte le sue dimensioni è in aumento in tutti i paesi europei, nonostante i tentativi dell’UE di affrontare il razzismo, il sessismo e l’omofobia. Una recente indagine Eurobarometro (n. 535) conclude che la discriminazione è vista come “diffusa” e “sempre più prevalente”, in particolare sulla base dell’identificazione come Rom, sulla base del colore della pelle o dell’origine etnica, del credo religioso, dell’identità di genere o sessualità.
Le attuali politiche dell’UE in materia di frontiere e migrazione rischiano di aumentare ulteriormente questa discriminazione. Diciamo: basta!
Questo è il motivo per cui, nel periodo della campagna elettorale e successivamente, le voci e l’azione delle persone razzializzate e delle persone con un background migratorio devono essere amplificate. Insieme, chiederemo ai candidati alle elezioni europee di impegnarsi per un Patto per l’uguaglianza, che concentrerà l’antidiscriminazione e l’antirazzismo in tutte le politiche dell’UE, compresa la migrazione, e promuoverà il coinvolgimento regolare dei parlamentari con le organizzazioni guidate dalle comunità e dai migranti in Europa. e oltre, e promuovere l’incremento delle migliori pratiche derivanti dalle esperienze locali.
Nostro manifesto
L’Unione europea dovrebbe essere l’istituzione garante dei diritti umani nello spazio comunitario. Invece dobbiamo prendere atto del fatto che l’Europa sia pervasa da discriminazione e razzismo strutturale. Dopo le elezione europee e alla luce dei recenti sviluppi in materia di migrazione, i casi di profilazione razziale, esclusione, violenza verbale e fisica e persino di morte ai danni di persone migranti, rifugiati e persone razzializzate sono destinati a crescere.
Nell’ indagine Being Black in the EU condotta nel 2022 dall’Agenzia UE per i diritti fondamentali è stato rilevato che in un solo anno “la discriminazione razziale è incrementata dal 24% al 34%. Questo incremento è soprattutto percepito nella ricerca di abitazione e lavoro, nei luoghi di lavoro e studio.”
Nel 2023, l’indagine EU Barometer survey ha riscontrato che l’aumento della discriminazione nell’Unione europea è dovuta principalmete all’etnia, razza, identità di genere e orientamento sessuale. La maggior parte degli episodi di discriminazione hanno avuto luogo sul lavoro o negli spazi pubblici.
Eppure, le nostre comunità non sono mai state così interconnesse. L’Europa sta diventando sempre più diversificata e consapevole delle sue differenti identità e storie. Noi possiamo utilizzare le nostre reti, in questo momento cruciale, per creare insieme un’ Europa vibrante, equa, inclusiva e rappresentativa.
Vogliamo rendere l’Europa dei diritti umani una realtà e non semplicemente uno slogan.
Sottoscrivere il Patto per l’Uguaglianza significa riconoscere i valori comuni alla nostra umanità condivisa, che intendiamo riaffermare in Europa. Unisciti a noi nella battaglia per un futuro all’insegna dell’uguaglianza in Europa!
Chi siamo
Siamo un gruppo di giovani attivisti/e residenti in Europa ma con origini di Paesi terzi, attivi/e nel campo dell’anti-razzismo, migrazione e anti-discriminazione, politicamente attivi/e nelle nostre rispettive comunità e a livello transnazionale.
Abbiamo deciso di riunirci per mobilitare le nostre competenze e formulare i principi e le richieste del Patto per l’Uguaglianza. Il nostro incontro è stato facilitato da Avocats Sans Frontières e Alternatives Européennes attraverso un progetto europeo.
Il Patto per l’Uguaglianza è innanzitutto testimonianza diretta, formulato sulla base delle nostre personali esperienze di esclusione e discriminazione, nonchè dei nostri importanti legami con le rispettive comunità di riferimento nei territoridei Paesi membri UE.
La nostra missione:
“Noi abbiamo il privilegio di parlare per noi stessi e di poter attirare l’attenzione sui problemi e le ingiustizie affrontate dalle nostre comunità. Vogliamo utilizzare le nostre prospettive, esperienze e competenze per chiedere alle persone in posizione di potere decisionale di cambiare la realtà vissuta dalle persone migranti, rifugiate e persone razzializzate n Europa, e quindi, di contribuire a mettere fine a qualsiasi forma di discriminazione.”
Le nostre richieste
Antidiscriminazzione e uguaglianza – Applicazione dei principi di uguaglianza e antidiscriminazione in tutte le politiche Ue – Sensibilizzazione sul razzismo e sulla discriminazione – Una legge europea contro il razzismo in grado di colmare le lacune della Direttiva sull’uguaglianza razziale, per garantire una protezione reale contro la discriminazione – Investimenti e incentivi a favore dei progetti di responsabilità sociale, in particolare con riguardo alle questioni del razzismo e discriminazione – investimenti strutturali nelle organizzazioni civili, soprattutto quelle condotte da persone razzializzate – Raccolta di dati disaggregati, con categorie chiare e ampie, che comprendono razza, etnia, paese d’origine, nazionalità, religione nonché orientamento sessuale, età e abilità – Riconoscimento paritario ed equo dei titoli di studio o delle qualifiche tecnico-professionali rispetto a quelli delle istituzioni accademiche europee, indipendentemente dal paese d’origine o convenzioni esistenti tra istituzioni accademiche Migrazione e asilo – Prevedere alternative sicure lungo le rotte migratorie verso l’Europa, a cui si possa accedere universalmente a prescindere dal paese d’origine – Mettere fine alle politiche di esternalizzazione dell’UE a Paesi terzi in materia di migrazione e asilo – Interrompere i rimpatri sommari e arbitrari di migranti, rifugiati e richiedenti asilo – Eliminare la profilazione razziale alle frontiere e nelle società degli stati membri – Affermare pari diritti civili, politici e sociali nei confronti dei migranti – Prevedere percorsi complementari, includenti ma non limitati ai permessi di soggiorno per studio e lavoro, ma estesi anche ai permessi di soggiorno umanitari, per ricongiungimento familiare e sponsorizzazione privata Democrazia e cittadinanza – Affermare il diritto di tutti coloro che sono nati in Europa di acquisire la cittadinanza (ius soli) – Prevedere percorsi di naturalizzazione privi di criteri razzisti e discriminatori, basati sulla nazionalità, paese d’origine, etnia, razza o status economico sociale – Affermare il diritto di ciascuna persona di acquisire una cittadinanza europea che non sia vincolata al posesso della cittadinanza di uno Stato membro – Introdurre il diritto di voto alle elezioni locali ed europee per tutti i residenti nell’Unione Europea, indipendentemente dalla cittadinanza o status migratorio – Garantire che la cittadinanza europea non possa essere mai revocata, anche nei confronti di chi ha una doppia o multipla cittadinanza – Spingere perchè l’UE riconosca la propria responsabilità coloniale nell’escludere le persone razzializzate dal sistema democratico partecipativo e spingere verso una maggiore inclusione, rappresentanza e partecipazione sostanziale Introdurre un sistema armonizzato in materia di cittadinanza europea e l’applicazione uniforme della direttiva sulla cittadinanza del 1997. |