Jun 19, 2023
Lancio del numero 1 della Rivista europea delle alternative
L’anno scorso, in occasione del nostro 15° anniversario, quando abbiamo scritto il nostro ultimo rapporto semestrale sulle attività (leggi qui), era chiaro che volevamo che il 2023 fosse l’anno in cui avremmo rilanciato la nostra rivista di arti, politica e riflessione. Proprio 16 anni fa abbiamo pubblicato la prima edizione della nostra rivista transnazionale – uno spazio per tracciare visioni, idee e percorsi per un’Europa alternativa, aperta e radicalmente più democratica.
In quel primo numero, Etienne Balibar esponeva le sue tesi per un'”Europa alter-globalizzante”. Le tesi chiedevano un’identità europea postcoloniale che superasse la divisione “Est-Ovest” e la mentalità “Ovest e poi il resto”; un’Europa aperta che inventasse una geometria variabile, riconoscendo la sua costitutiva compenetrazione con vasti spazi euro-atlantici, euro-asiatici, euro-mediterranei ed euro-africani; con il declino dell’egemonia americana, un’Europa che si posizioni come mediatore e non come blocco di potere – tendendo alla riduzione dei conflitti, alla redistribuzione, all’egualitarismo e al decentramento; e un’Europa il cui rapporto con il cosiddetto “Sud” globale sia caratterizzato da un’autentica reciprocità di possibilità di co-sviluppo.
Siamo molto felici di lanciare finalmente il primo numero della nuova rivista European Alternatives, uno spazio per affrontare le specificità e le sfide della costruzione di un nuovo immaginario geopolitico.
La rivista cerca di portare avanti il nostro obiettivo organizzativo: promuovere la democrazia, l’uguaglianza e la cultura al di là dello Stato-nazione. Siamo qui per dimostrare che un’Europa alternativa esiste già, come qualcosa che noi, collettivamente, possiamo immaginare, richiedere e mettere in atto. Vi ricordiamo che se avete un’idea per un articolo, un servizio, un’intervista, una recensione o un saggio fotografico, contattateci all’indirizzo editors@euroalter.com. Le proposte saranno prese in considerazione a rotazione, ma vi invitiamo a inviarle entro la fine di giugno o prima per essere prese in considerazione per i prossimi numeri.
Ci auguriamo che questa rivista possa essere uno spazio critico e accessibile in cui idee e azioni possano interagire per promuovere nuove connessioni, sistemi, temporalità e immaginari – collegando movimenti sociali, accademici, società civile, artisti, attivisti e la stessa terra che abitiamo per costruire insieme e vivere le alternative che sogniamo.