European Alternatives guida Re-Build Refuge Europe, un progetto che ha riunito partner provenienti da Regno Unito, Svezia, Spagna, Finlandia, Germania e Grecia. Il progetto mirava a contrastare i discorsi dominanti di “crisi” e “minaccia” utilizzando l’arte, la cultura e le pratiche innovative che permettono ai cittadini europei e ai rifugiati di imparare gli uni dagli altri come pari. Le attività del progetto comprendevano la narrazione di storie, la formazione e i workshop per i partecipanti e le arti digitali. I risultati intermedi e finali del progetto sono stati esposti ed eseguiti durante la Biennale di Atene 2017 e il Festival TRANSEUROPA 2017 a Madrid.
L’afflusso di rifugiati in Europa, soprattutto dal Medio Oriente e dai paesi del Nord Africa, è ampiamente interpretato nei media e nel discorso politico come una crisi e una minaccia. In diverse elezioni nazionali l’estrema destra e i partiti apertamente xenofobi hanno ottenuto un sostegno sostanziale. L’obiettivo di Re-build Refuge Europe è quello di contrastare questo discorso e queste convinzioni. Si basa su proposte culturali creative e offre spazi per lo sviluppo di processi di co-creazione, in cui rifugiati e migranti sono considerati come parte costitutiva del rifacimento delle comunità europee.
Le azioni a sostegno dei nuovi arrivati si stanno moltiplicando in tutta Europa, spesso concentrandosi per necessità su aiuti, sostegno sociale ed economico. Crediamo che sia il ruolo e il dovere culturale dell’Europa di accogliere adeguatamente i rifugiati e di permettere l’ibridazione culturale. Crediamo che solo realizzando pienamente il potenziale dell’ibridazione culturale ed essendo un’area di accoglienza e di sostegno, l’Europa costruirà una società sicura per il suo futuro, dentro e fuori i suoi confini.
Il progetto Re-build Refuge Europe ha fornito lo spazio per collegare gli attori culturali e gli attori della società mobilitati in diversi angoli d’Europa per scambiare e costruire nuove pratiche. Questo progetto ha prodotto pratiche innovative che permettono ai cittadini europei e ai rifugiati di lavorare insieme su un piano di parità e di imparare gli uni dagli altri. Utilizza anche un mix creativo di mezzi per aumentare la conoscenza dei cittadini europei sulle questioni in gioco per i rifugiati e per fare dell’Europa un luogo di rifugio dove tutte le persone possano sentirsi al sicuro.
Crediti delle foto: L’incontro di Remapping Europe ‘HOME: Remapping memories in transit’ Mutantpedia: Immagini autonome. Centro d’Arte di Siviglia durante il Festival Internazionale ZEMOS98. foto di Julio Albarrán
Countries Involved
Regno Unito, Svezia, Spagna, Finlandia, Germania e Grecia
Duration of Project
Dicembre 2016 - Dicembre 2017