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Rapporto di Human Rights Watch critica l’UE e l’italia

Human Rights Watch ha recentemente pubblicato il World Report 2011: i risultati non hanno gettato una luce positiva su molti paesi, incluso l'Italia e l'UE. Il rapporto condanna i governi occidentali per la natura 'soft' delle loro relazioni con governi considerati come repressivi. Il dialogo e la cooperazione sono le strategie utilizzate per rapportarsi con tali governi, e le Nazioni Unite e l'UE sono le organizzazioni che implementano maggiormente quest'approccio.


Particolarmente criticati sono gli accordi commerciali e di partenariato che l'UE ha stipulato con il governo repressivo del Turkmenistan,senza porre alcuna condizionalità per quanto riguarda il miglioramento delle condizioni dei diritti umani nel paese. La revoca delle sanzioni UE in Uzbekistan, un paese colpevole di aver massacrato centinaia di suoi cittadini nel 2005, è stato altresi' criticato,soprattutto perche' il paese non ha adottato nemmeno uno dei requisiti richiesti tali da far ritirare le suddette sanzioni. Anche il recente accordo sull'immigrazione tra l'UE e la Libia è stato oggetto di pesanti critiche da parte di HRW.


L'Italia è stata criticata per essere un paese con un alto tasso di 'razzismo e xenofobia'.Secondo il rapporto, molte nazioni trovano preoccupante la politica migratoria italiana, criticando in particolare il modo in cui vengono trattate le popolazioni Rom e Sinti. Questi due gruppi affrontano costantemente i problemi derivanti dall'alto livello di povertà in cui sono costretti a vivere e dalla discriminazione giornaliera.

Kenneth Roth, Direttore esecutivo di HRW ha affermato Anziché opporsi con fermezza ai leader violenti, molti governi, tra cui alcuni Paesi membri dell’Unione europea, preferiscono adottare politiche che non generano pressioni volte ad un cambiamento”.