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Dopo i recenti accadimenti di Lampedusa da più parti è arrivata la richiesta di un ruolo più incisivo delle istituzioni europee affinché la politica dʼasilo europea possa essere ripensata e il trattamento disumano che si accompagna al movimento delle persone lungo le frontiere smetta di essere routine.

Nei centri di detenzione amministrativa, così come già denunciato da UNHCR, Consiglio dʼEuropa, e lo stesso Parlamento europeo, trattamenti disumani e situazioni di violazioni sistematiche dei diritti umani sono allʼordine del giorno.

Il prossimo giovedì 17 ottobre 2013 al Parlamento Europeo di Bruxelles verrà organizzato un momento di confronto con la presenza del Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge Kashetu, di diversi europarlamentari fra cui Hélène Flautre e Marie-Christine Vergiat, al quale è invitata anche la Commissaria Europea per gli Affari Interni Cecilia Malmström. Lʼincontro vedrà altresì la partecipazione e lʼinterazione di rappresentanti della società civile impegnati in campagne contro la detenzione amministrativa in Italia (coalizione LasciateCIEntrare, ASGI, CGIL) oltre che rappresentanti dalla Francia, Spagna, Ungheria e Regno Unito.

Lʼincontro è promosso da European Alternatives, ONG transnazionale che ha lavorato attivamente con le organizzazioni coinvolte in attività di monitoraggio e denuncia promuovendo sin dallʼinizio una discussione anche a livello istituzionale sulle possibilità di alternative alla pratica della detenzione amministrativa per lo sviluppo di una nuova politica migratoria europea.

European Alternatives è da sempre impegnata nellʼambito della difesa dei diritti dei migranti e, in particolare, nel contrasto alla prassi della detenzione amministrativa e nella promozione della libertà di circolazione delle persone in Europa. Questʼimpegno si è concretizzato in particolare nel lavoro costante al fianco delle campagne per lʼaccesso dei giornalisti e dei rappresentanti della società civile ai centri di detenzione per migranti: LasciateCIEntrare, rete di associazioni, giuristi e giornalisti attivi sul territorio italiano, e Open Access Now, campagna transnazionale lanciata da European Alternatives insieme a Migreurop, rete di organizzazioni attive in Europa e nei paesi del Mediterraneo, nel 2011.