Sep 24, 2014
Educazione, cultura, politiche giovanili e di cittadinanza non dovrebbero essere messi nelle mani di Orban
Traduzione di Lidia Salvatori
Il giorno successivo all’irruzione da parte del governo ungherese negli uffici di due ONG in prima fila nella difesa della democrazia nel Paese, il Presidente della Commissione Europea ha annunciato che l’attuale Ministro degli Esteri, Tibor Navracsics, dovrebbe ottenere il ruolo di Commissario per Educazione, Cultura, Politiche Giovanili e di Cittadinanza.
In Ungheria il governo Orban ha tentato di limitare la libertà di stampa, ha fatto irruzione negli uffici di diverse ONG finanziate da fondi stranieri, ha intimidito le minoranze all’interno del paese e danneggiato cosí i valori fondamentali dell’Unione Europea. Abbiamo già affermato che l’Europa deve agire per fermare il dispotismo ungherese. Il ruolo di Commissario per l’Educazione, la Cultura, le Politiche Giovanili e di Cittadinanza non puó essere affidato ad un membro del governo Orban: ció rischierebbe di normalizzare tale atteggiamento e impedirebbe alla Commissione di prendere provvedimenti severi contro di esso.
La società civile e i cittadini di tutta Europa hanno il diritto di essere scioccati e di sentirsi intimiditi davanti all’idea che i programmi e le azioni della Commissione Europea che riguardano valori fondamentali, siano affidati a un rappresentante di un governo che ha regolarmente tentato di indebolire la democrazia, la libertà di espressione, i diritti fondamentali e le diversità.
Il Parlamento Europeo, il Consiglio d’Europa, le Nazioni Unite, il governo norvegese, ONG internazionali, tra cui European Alternatives, Amnesty International, Transparency International, Greenpeace, CIVICUS, e migliaia di cittadini residenti in Ungheria, hanno dato segnali di allarme riguardo le azioni del governo Orban. La stessa cosa hanno fatto alcuni Commissari in uscita, come ad esempio Neelie Kroes. L’Europa ha la responsabilità di essere all’altezza dei valori che proclama.
Se dare la responsabilità della carica in questione al candidato ungherese fosse parte di un progetto di Jean-Claude Juncker per assegnare ai paesi europei quei poteri relativi a temi con cui hanno problemi, sarebbe molto alto il rischio che questa strategia produca l’effetto contrario e che la presenza ungherese nella Commissione blocchi ogni possibilità di un’azione Europea decisiva per gestire il progressivo indebolimento dei diritti fondamentali nel paese.
Il Parlamento Europeo terrà udienze con i Commissari nominati e voterà la Commissione nel suo complesso. Il Parlamento Europeo deve votare contro la nomina di Tibor Navracsics. Il Parlamento deve richiedere che il Commissario ungherese sia qualcuno al di fuori del governo Orban oppure, nel caso in cui questa condizione non venisse rispettata, che gli venga assegnata un’altra carica.