Lettera aperta a Jean-Claude juncker

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In relazione alla nomina di Tibor Navracsics come Commissario per Educazione, Cultura, Politiche Giovanili e di Cittadinanza.

Cc: Membri del Parlamento Europeo 

Egregio Signor Juncker,

A seguito della presentazione del Collegio di Commissari e la corrispondente assegnazione delle cariche, Lei ha annunciato la nomina di Tibor Navracsics come Commissario per Educazione, Cultura, Politiche Giovanili e di Cittadinanza. I firmatari di questa lettera aperta, a nome delle reti di società civile e delle organizzazioni che hanno dato vita all’European Year of Citizens nel 2013 e 2014, considerano questa nomina completamente inaccettabile.

Tibor Navracsics è stato un sostenitore chiave della linea politica del governo ungherese di Orban, che assolutamento non è in linea con i valori contenuti nei trattati e nei progetti europei e che è stata criticata dalla Commissione Europea, per decisioni come quella relativa al processo di riforma costituzionale del 2013 o alla riforma sul diritto di informazione nel 2011. Questo è il motivo per cui, sulla base dei principi democratici fondamentali dell’Unione Europea, crediamo che questa nomina minaccerebbe la relazione tra Commissione Europea e organizzazioni della società civile.

In un momento in cui il governo ungherese cerca di intimidire, tramite incursioni della polizia, le associazioni che non condividono il suo punto di vista, la nomina da Lei proposta è un messaggio sorprendente e preoccupante che va contro i valori al centro del progetto europeo e le aspirazioni da lei espresse in occasione della presentazione del Suo piano di lavoro al Parlamento Europeo a Giugno.

É nostra opinione che proprio i settori dell’Educazione, Cultura, Politiche Giovanili e di Cittadinanza debbano, prima di ogni altro settore, abbracciare i valori del progetto Europeo, promuovendo una società inclusiva e aperta a tutti. Avendo già posto gli interessi economici prima di quelli sociali, in questo periodo di crisi, la nomina di Navracsics puó solo essere intesa come un voltare le spalle a questi valori e manda un segnale scoraggiante ai cittadini riguardo il futuro dell’Europa. Capirá, Signor Presidente, che non abbiamo altra scelta se non quella di chiedere al Parlamento Europeo di rifiutare la nomina di Navracsics da Lei proposta.

Convinti che l’applicazione rigorosa dell’Articolo 11 del Trattato Europeo contribuirebbe a ristabilire la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni Europee, vorremmo condividere con Lei un’altro motivo di seria preoccupazione. In accordo con le raccomandazioni fatte dalla European Year of Citizens Alliance – EYCA1, chiediamo che la cittadinanza e il dialogo civile siano responsabilitá del Vice Presidente della Commissione Europea.

Questo potrebbe logicamente rientrarenella carica del Vice-Presidente, che, appunto, ha il compito di migliorare “la legislazione, le relazioni interistituzionali, lo stato di diritto e la carta dei diritti fondamentali”. In questo modo, il dialogo civile potrebbe ottenere la stessa rilevanza del dialogo sociale e diventare uno strumento cruciale per rafforzare la legittimità democratica dell’Unione Europea.

Con l’interesse per la legittimità e l’efficacia del dialogo tra Instituzioni Europee e società civile in tutte le sue forme organizzative e il nostro impegno a sostenere i valori proclamati dal progetto Europeo, la preghiamo di accettare, Signor Presidente, i nostri piú rispettosi saluti.

Lista dei primi sostenitori

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Tradotto da Lidia Salvatori